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- Che cos’è la volatilità di un titolo, di un fondo, di un mercato?
Risparmio e Investimento
26/11/2019
L’andamento dei mercati finanziari è incerto per definizione. La stessaanalisi tecnica per il tradingnon può essere considerata una scienza in quanto, al verificarsi delle medesime condizioni, i risultati ottenuti possono essere ogni volta differenti. Quindi le indicazioni che dà sono incerte, ovvero possono essere utilizzate per la gestione delle posizioni ma non per prevedere il futuro:il mercato può scendere, salire o restare stabile, quindi devo utilizzare strategie che mi protegganocontemporaneamente da ognuna di queste tre possibilità, perché non posso avere alcuna certezza sulla direzione che prenderà.
Tuttavia, ed è questo un importante appiglio che ci fornisce l’analisi tecnica,l’incertezza si può misurare. Matematicamente.E questo metro di misura è lavolatilità.
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Il significato di volatilità in finanza
La volatilità dà un indizio importante sulmovimento di un prezzo di uno strumento finanziario(si parla divolatilità di un titolo, come un’azione, un’obbligazione, un derivato o altro, ma anche divolatilità di un fondoo divolatilità dei mercati), in particolare se attraversa una fase più turbolenta del normale oppure no, e in che direzione questa turbolenza potrebbe svilupparsi.
La volatilità si calcola matematicamentecome distanza in percentuale dai suoi valori medi del prezzo. Facciamo unesempio: se un titolo ha registrato una volatilità del 10% in un dato periodo significa che, in questo periodo, il valore del titolo si è discostato in media del 10% dal suo prezzo medio. E qui segnaliamo l’importante differenza tra i concetti di “valore” percepito o desiderato dal mercato e di “prezzo” del titolo stesso, in cui si riflettono tutte le dinamiche della negoziazione finanziaria.
Il significato matematico di volatilità
In “matematichese”,la volatilità è la deviazione standard (o lo scarto quadratico medio) delle variazioni di prezzo, ovvero la si ottiene calcolando le deviazioni (gli scarti) tra prezzo effettivo e prezzo medio per ogni periodo considerato (giornaliero, settimanale, mensile, etc.), calcolando il quadrato del valore ottenuto, sommando tutti i quadrati e dividendoli per il loro numero (cioè facendone la media) ed estraendo infine la radice quadrata dei valori così ottenuti.
Grafico a un anno dell’indice europeo della volatilità (VStoxx) calcolato sull’EuroStoxx 50 – fonte: www.stoxx.com
La duplice utilità della volatilità
Ma la di là della formula matematica, che qualunque software opiattaforma di tradingoperativa vi calcolerà senza problemi, quello che conta è il suo significato e come può essere utilizzato perfare trading online in modo sicuro. E due sono i modi di trarnevantaggio.
Il primo modo è quello di considerare la volatilità come la frequenza di un’onda: maggiore sarà, tanto più il titolo si muoverà rapidamente tra i suoi picchi, offrendonumerosi spunti per l’operatività. Non a caso i trader più esperti ricercano la volatilità come i surfisti ricercano l’onda, perché in un mercato piatto le occasioni di interventi speculativi sono più difficili da trovare.
Il secondo modo attraverso cui la volatilità viene in aiuto del trader – pur rappresentandoanche un rischioda conoscere e da gestire – è quello dell’indicazione di tendenza.Unavolatilità del titolo in aumento, quello che qui abbiamo chiamato turbolenza, può indicare un crescenteinteresse del mercatoverso quel titolo e quindi potrebbe essere statisticamente un segnalerialzista; viceversa, lo scemare della volatilità potrebbe dare indicazioni di un allentamento dell’interesse e, quindi, di un’imminente discesa. Su questo punto, però, giocano anche altre variabili e affidarsi a un unico indicatore può non essere sempre la scelta giusta.
Indici e indicatori di volatilità in finanza
Abbiamo accennato agli indicatori, quindi diamo subito una rapida panoramica della “cassetta degli attrezzi” del trader per quanto riguarda lavolatilità di un titolo, di un fondo, di un mercato.
Vi sono due indici (ovvero panieri di titoli) che sono in assoluto i più seguiti e utilizzati nel trading e nella finanza in generale: ilVix, che è l’indice della volatilitàcalcolata sull’, cioè sull’indice del mercato statunitense che raccoglie i 500 titoli a maggior capitalizzazione, e ilVStoxx, calcolato sull’EuroStoxx 50, indice dei 50 titoli europei a maggior capitalizzazione. Il primo, in particolare, fornisce il polso del mercato e dell’economia USA, che com’è noto hanno risvolti e impatti importanti suimercati finanziarie sull’economia dell’intero globo.
Per quanto riguarda gli indicatori, cioè strumenti che inseriscono in algoritmi più o meno complessi differenti dati di mercato per supportare la gestione delle posizioni, tra i più utilizzati sulla volatilità troviamo l’ATR (Average true range), leBande di Bollinger, il Donchian Channel e altri.
L’indicatore ATR (la linea azzurra nella parte inferiore) Applicato al grafico dell’EUR-USD. L’ATR segnala inizialmente un incremento di volatilità che precede una risalita del cambio, per poi fornire un segnale di stabilità – fonte: www.dolphintrader.com
di Andrea Fiorini
L’articolo è di carattere divulgativo aggiornato alla data di pubblicazione. Per conoscere l’offerta della Banca consulta l’areaProdotti.
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